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1) Dizion. 5° Ed. .
FRASCA.
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FRASCA.
Definiz: Sost. femm. Ramoscello fronzuto, per lo più d'alberi boscherecci; ma per estensione prendesi anche per Qualsivoglia ramo fronzuto.
Dal lat. barbaro frasca. –
Esempio: Dant. Inf. 13: Similemente a colui, che venire Sente il porco e la caccia alla sua posta, Ch'ode le bestie e le frasche stormire.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Come l'augello.... Previene il tempo in su l'aperta frasca, E con ardente affetto il sole aspetta.
Esempio: Pallad. Agric. 85 t.: Si tagli la selva per far frascati, quando ella è vestita di frasche.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 169: Vide venire.... una bellissima giovane ignuda, scapigliata, e tutta graffiata dalle frasche e da' pruni.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 363: Rompeano ogni rosta, cioè ogni frasca: imperò che delle frasche si fa rosta alcuna volta.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 428: Farai infra le piante, che sono negli argini delle strade, le sue ombre solari tutte discontinuate, a similitudine delle poste delle frasche onde derivano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 92: Entra nel folto bosco, ove più spesse L'ombrose frasche e più intricate vede.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 6: Il quale [Satiro] standosi nascosto fra certe frasche, si rallegrava e godeva in guardare le Grazie e Venere ignude.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 531: Al meglio che potrò Tra queste frasche mi nasconderò.
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 150: A chi mai caderebbe in mente, che l'italiano frasca, significante un ramo di albero colle sue foglie, derivasse dal latino ramus?
Esempio: E Murat. Dissert. Antich. ital. appr.: Nè più felicemente avvenne ad Ottavio Ferrari, che da viridesco, viridasco, vrasca, tirò frasca.
Esempio: Giust. Vers. 235: Per fossi e per macchioni Stormir di frasche, ec.
Definiz: § I. Poeticam. per Ramoscello innestato, Marza. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 7: Che dove il frutto ha da venir s'inesta, E con studio si fa crescer la frasca.
Definiz: § II. Figuratam. e poeticam. per Albero; e propriamente Albero con rami fronzuti. –
Esempio: Dant. Purg. 32: Trasudo a piè della vedova frasca.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 784: Al piè della vedova frasca, cioè dell'albore ditto di sopra, dispolliato de le suoe follie e dell'altrui.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 26: Il destrier, Ch'avea lasciato Tra le più dense frasche alla fresca ombra, Per fuggir si rivolta.
Definiz: § III. Più comunemente usasi a denotare Ciascuno di quei ramoscelli fronzuti e recisi dall'albero che servono per mangime alle bestie, per copertura, per sostegno di certe piante erbacee, per far fuoco, e altri usi. E adoprato nel sing., denota Tutti insieme tali ramoscelli. –
Esempio: Vill. M. 522: Trombetti mandarono.... nel campo de' Fiorentini con una frasca spinosa, sopra la quale era uno guanto sanguinoso, e in più parti tagliato.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 188: La sera si copra la fossa di tavole, frasche, paglia e terra, lasciando un piccolo pertugio per il quale possa il fumo e vapore del lume esalare.
Esempio: Bern. Orl. 32, 18: Entran di novo al doloroso ballo, Che d'altro che di frasche e pive è adorno.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 306: Sotto le quali s'assettano molte fascine di frasche e di cespugli, e datogli il fuoco, ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 81: Questo guardiano di pecore ha mostro la frasca alla pecorina; e la frasca è la buona nuova (qui in locuz. figur.).
Esempio: Soder. Cult. Ort. 217: Vanno retti [i piselli] in su le frasche di quercia, di albero, o di potature di domestichi frutti.
Esempio: E Soder. Tratt. Arb. 41: Piantano alcuni intorno al circuito delle lor possessioni o pini o cipressi o abeti o olmi; e questi sono i più utili per la frasca che sene coglie per i bestiami.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 14: E si governano.... le pecore con buon fieno o frasca d'albero o di quercia, fatta a suo tempo, e conservata per tale affare.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, Introd. 3: Su culliamlo (il sonno), crivelliamlo, Ch'ei ne gode, Con le frasche si rinfreschi, E s'inveschi, Nell'oblio col ventolin.
Esempio: Giulianell. Lett. 129: Per questo i Fiorentini, che vollero dar la baia a Baccio dell'Agnolo,... v'appiccarono la notte.... filze di frasche, come si fa alle chiese per le feste.
Esempio: E Giulianell. Lett. 135: Di casa, questo dì 12 luglio 1754, in cui all'alto leggìo del Coro del nostro Duomo si pone la frasca.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 80: Se lo avremo (il suolo) in luogo dove sia da far uso in proprio o ritratto del fieno, della stipa, della frasca, del legname, e delle ceppaie,... si cominci ec.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 30: Queste foglie degli alberi si lasciano inaridire sulle sue frasche, le quali in fasci si ripongono fino al tempo di doversene servire.
Esempio: E Lastr. Agric. 4, 108: Ogni sorta di frasca fogliuta, cioè che conservi la foglia attaccata benchè secca, produce l'istesso effetto.
Definiz: § IV. E in particolare dicesi Quel ramo fronzuto che si mette per insegna sulla porta delle taverne, osterie, bettole, segnatamente nelle campagne; e, presso gli antichi, anche dei lupanari. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 485: Il segno del vendersi, come la frasca dell'osteria.
Esempio: Giulianell. Lett. 119: Egli è poi tanto vero, che la frasca era un segno inerente, fisso e perpetuo del lupanare, che lo stesso Tertulliano lo chiama l'abito dello stesso lupanare, e della bettola.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 2, 15: Domani in una taverna che pare un nido di sorci, che ha per insegna un fastelletto di fieno o una frasca legata sopra un bastone, farai la più grassa vita e il più bello trionfare del mondo.
Definiz: § V. E per similit. si disse per Segno di cose che si portavano a vendere. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 3: Stiavi menati a vendersi. Non vedi tu la frasca, e le sortite Varie e di color varj?
Esempio: E Buonarr. Fier. 5, 5, 6: Impedito fui io Da un carro, che 'n passar mi chiuse 'l varco, S'io non m'inganno, carco di verdea, Che per la frasca ne vidi la mostra.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 485: Non vedi tu la frasca? Il segno del vendersi.
Definiz: § VI. Frasca, e Frasche, diconsi anche Quei fastelletti per lo più di scopa o di ginestra, dei quali si forma il bosco per i bachi da seta. –
Esempio: Lastr. Agric. 2, 196: I bozzoli vi si chiuderanno appena tolti dalle frasche.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 172: Poi si vuol fare in modo che essi [bachi] trovino prontamente dove attaccare i fili delle loro ragne, in frasca che non sia troppo fitta, e porga molti appigli.
Definiz: § VII. Figuratam. per Parte di bosco, o Luogo, in cui i rami degli alberi, o gli alberi, siano molto folti; ma non si userebbe oggi se non in poesia. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 121: Avviandosi lo detto asino a quella frasca dove Isacco era, sì si ristette per pascere ivi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 57: Poi cerca, ove nel bosco è miglior frasca, La giumenta legar, perchè si pasca.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 23, 124: Piglia l'arme e il destriero, ed esce fuore Per mezzo il bosco alla più oscura frasca.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 32, 63: E se disegna [Bradamante] che la frasca albergo Le dia ne' campi, fa pensier di sciocco.
Definiz: § VIII. E per Quella specie di uccellagione, che più comunemente si dice Fraschetta; e anche La tesa stessa. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 190: Il mondo è frasca, e' mondan son fraschieri: La femmina è lacciuol sotto la frasca, E col lacciuolo in man sembra che nasca (qui in locuz. figur.).
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 28: Quell'è un de' più rari [passatempi], Al boschetto, alla frasca, alla ragnaia Star in mezzo di tutti, ec.
Definiz: § IX. Figuratam. vale Persona vana, leggiera, voltabile, non ferma nei propositi, sulla quale non si può fare alcun assegnamento. Dicesi più spesso di donna o di fanciullo; e più particolarmente detto di donna o fanciulla, prendesi per Donna leggiera e volubile in amore. –
Esempio: Machiav. Rim. 386: Una donna piena di beltate, Ma fresca, e frasca mi si dimostrava.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 94: Quante volte sentiamo noi dire ad alcuno, sgridandolo: Frasca.... Frittella?
Esempio: Cecch. Servig. 2, 2: E quella frasca della Vïolante È allo spiraglio.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 184: Or così, bene bene, Facciamo a dire tutt'a dua a un tratto. C. Che tu sei una frasca. P. Guai a me!
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 218: Son forzato per tanto, per dimostrar che io non sono una frasca, a renderne distintamente il perchè.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 113: In capo all'anno, o frasche (Lo sanno le mie tasche), Costami a peso d'oro La lite, ed io non voglio ec.
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 329: Frasca, che fai, che vuoi?
Esempio: E Monigl. Poes. dramm. 3, 402: Se sto cheto mi struggo, e quella frasca D'Amor mi bada a dar di naso in tasca.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 35: E tu, frasca, ti metti A ciarlar per le vie? Che ti diceva Quel bellombusto?
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 36: Ridono i due, e dicono: che frasca È mai costui!
Esempio: Fag. Comm. 8, 186: Non dico per questo che al vostro figliuolo si possa dar nome di frasca; ma è giovanotto, e.... ancora ha il cervello sopra la berretta.
Esempio: Giulianell. Lett. 129: A proposito di che, non vedete voi donde cavato sia il metaforico nome di Frasca, che la nostra lingua, appunto nello stile basso, plebeo e rusticale, dà a simili donne?
Esempio: Nell. Iac. Suoc. 1, 7: Considerate se quella frasca vorrà mettersi a far la cucina, ella che sta nella sciocca pretensione di una gran camerierona!
Definiz: § X. E per similit. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 18: Credon alcun, ch'ella (l'anguilla).... non esca così per ogni cosa, Com'esce il barbio, e com'esce la lasca,... E gli altri pesci c'hanno della frasca. Quest'è perch'ella è savia, ec.
Definiz: § XI. Pure figuratam., e più che altro nel numero plurale, significa Cosa di poco o niun conto, o pregio; Baia, Inezia, e talora anche Scioccheria, Balordaggine; e altresì Atto, Operazione, di poco o nessun momento, vana, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 75: Con sue frasche, che portate avea, in Agnolo si trasfigurò.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 154: La donna, ch'era savia e conoscea le frasche d'Agnolo, comincia a dire.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 20: E anche so, che avendo messo tanto tempo per l'anima quanto per queste frasche, mi parrebbe doverne andare a paradiso.
Esempio: E Mazz. Lett. 2, 148: Che somma e grande sapienza è iscernere il bene dal male, e non stare in novelle e frasche mondane in tanta brevità di vita.
Esempio: Morell. Cron. 308: I Bolognesi teneano molte amicizie con signori, e toccavano provvigioni e presenti, e caccabaldole e frasche, e non vedevano il disfacimento loro.
Esempio: S. Antonin. Lett. 181: Si lasciano ingannare [dalla cupidità] alcuna volta i religiosi e religiose, ponendo troppa affezione e amore chi al Breviario, chi a paternostri,... e chi a orticello, e chi a una frasca, e chi a un'altra.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 133: Scrivili tu in bona maniera che e' voglia metter collo sotto, e attendere alle cose di virtù e d'onore, e lasciare l'altre frasche e vizj.
Esempio: Belc. F. Laud. 58 t.: Nulla ho detto, e tutto è una frasca, Avendo a' tuo' piacer minor rispetto.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 139: A me son date frasche, a voi danari.
Esempio: Cas. Pros. 2, 39: Spiacevole cosa, e tediosa a gli animi nobili, che non si pascono di frasche e di apparenze.
Esempio: E Cas. Pros. 4, 169: Non meno crudelmente fanno coloro, i quali per ogni minima frasca, le persone, le quali spesse volte nobili saranno, usano di sgridare e ingiuriare, ec.
Definiz: § XII. E per Parola vana, Ragionamento inconcludente, Chiacchiera, Ciancia; e per estensione, parlandosi di scritture, Abbellimento, Ornamento, superfluo, vano. –
Esempio: Vill. M. 5, 131: E di tali frasche fece comporre scritture d'alto dittato.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 6: Dietro a queste frasche andarmi pascendo di vento.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 74: Scrisse in su quella carta certe sue frasche.
Esempio: Chios. Dant. 240: Così motteggiando disse a questo Alberto, ch'egli sapeva volare e insegnerebbegliele; e più e più tempo il tenne a parole e frasche.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 82: Questo frate.... avea mostrato, o voluto mostrare al popolo quanto era leggiero, e che correano più tosto alle frasche ed alle cose nuove, che a quelle della Santa Scrittura.
Esempio: E Sacch. Nov. 265: Ma questi gaglioffi col T nel petto, sono quelli che divorano, e dannoci a credere queste frasche.
Esempio: Morell. Cron. 277: Tutte altre cose vi parranno frasche, e inutili.
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 87: Sapetemi dire quanti avete trovati communicare con voi altro che parole e frasche?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 94: Che domin volev'ella dir? L. Sue frasche, Sue bravate a credenza.
Esempio: Giord. Op. 2, 98: A muovere le armi, a collegare i consigli, si richiedeva, non frasche di rettorici, ma vigore di eloquenza civile.
Definiz: § XIII. Alloggiare alla frasca, vale Dimorare, Stare, Dormire, a ciel sereno, allo scoperto. –
Esempio: Pitt. I. Vit. Giacom. 172: Io feci domandare per Antonio da San Gallo a' ministri di Vostre Signorie il padiglione, per potere stare al coperto: e li fu risposto, che io alloggiassi alla frasca.
Definiz: § XIV. Andare alla frasca, detto di bachi da seta, lo stesso che Andare al bosco, ossia Essere in punto per incominciare il lavoro del bozzolo; e Mandare alla frasca, vale Porli dov'è il bosco, Farli andare al bosco, perchè vi facciano il bozzolo. –
Esempio: Fag. Rim. 2, 285: Ovver quando de' bachi han l'alte cure, Che in far boschi, acciò vadano alla frasca, Usan più di Vitruvio architetture?
Esempio: Lambr. Bach. Set. 65: Solamente vi toccherà custodire ciascuna brigata (dei bachi), come ella vuol essere custodita;... quale mutare di letto; quale lasciare in riposo; quale mandare alla frasca.
Esempio: E Lambr. Bach. Set. 254: Allora è effetto più tardo del disordine già avvenuto nel corpo del baco, avanti ch'egli andasse alla frasca.
Definiz: § XV. Avviluppare frasche e viole, trovasi in modo figurato per Mescolare artificiosamente, parlando o scrivendo, menzogne a verità. –
Esempio: Bern. Orl. 40, 20: E tanto avviluppò frasche e vïole, Come colei ch'a frascheggiare er'usa, Ch'all'error suo trovò pure una scusa.
Definiz: § XVI. Dare altrui frasche e foglie, vale figuratam. Dargli a credere delle ciancie, delle frottole, a fine d'ingannarlo. –
Esempio: Bern. Orl. 22, 40: Disse egli a lui: Tu mi dai frasche e foglie; Io dico che so certo, e non son cieco, Che questa veramente è la mia moglie.
Definiz: § XVII. Elle furono frasche! Si disse per Riuscir vana la cosa di cui si discorre; Tutto essere inutile. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 80: Subito fanno cercare tutta Perugia, per giugnere Bonamico, e di fuori feciono trovare certi cavallari in su cavalle che lo giugnessono. Elle furono frasche; chè Bonamico sene venne sano e salvo.
Definiz: § XVIII. Essere come l'uccello sulla frasca o Stare come l'uccello sulla frasca; dicesi in maniera proverbiale per Essere in procinto di partire, ovvero Essere incerto dell'andare o del rimanere; e altresì Esser sempre in condizione instabile, incerta, non sicura; in pericolo di perdere un dato ufficio, un grado, e simili.
Definiz: § XIX. Esser più debole la frasca che il pisello, trovasi in maniera figurata a significare Essere il mallevadore più povero del debitore, e quindi esser meno atto di questo a pagare. –
Esempio: Cecch. Esalt. 3, 2: Io non credetti mai Ad Erasto forchette, nè ti tolsi Mallevador; so dir sarebbe stato Più debole la frasca che 'l pisello.
Definiz: § XX. Fare la frasca, o della frasca, vale Tagliare e raccogliere rami fronzuti, per darne la foglia in cibo alle bestie. –
Esempio: Car. Long. 16: La pastorella cantando, con ambe le greggi innanzi si mosse verso la fontana, lasciando Dafni a far della frasca per li capretti.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 41: Si fa la frasca di quercia, d'olmo e d'albero, e, soppassa, s'abbica o si mette in capanne o stanze.
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 2: Quando noi siamo 'nsieme a far la frasca, Io vo' lasciare a lui la tenerina.
Esempio: Baldov. Lament. 32: Non arai chi le pecore ti pasca, O per tene al to bue faccia la frasca.
Esempio: Salvin. Teocr. 63: Se la frasca Facendo per li agnelli, gliel portassi, Per avventura avresti più cervello.
Definiz: § XXI. Mandare alla frasca. – V. § XIV. Andare alla frasca.
Definiz: § XXII. Metter la frasca, vale figuratam. Aprire osteria, Metter su taverna, canova di vini, e simili. –
Esempio: Bracciol. Schern. 4, 61: Oh correrebbe ognuno, al parer mio, Tosto ch'avessi voi la frasca messa.
Definiz: § XXIII. Mutar frasca e non vino; si disse proverbialm. per Mutare chi è capo, guida, e simili, di un governo, di una istituzione, laboratorio, negozio, ma non l'interna condizione, l'andamento, e simili, di essi; che oggi diciamo Mutare il maestro di cappella, ma non la musica. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 139: Gli rispose con quello assai trito e vulgar proverbio, ma non già fuor di proposito: Voi avete mutato frasca, e non vino; e questo popolo vuol mutare ancora il vino.
Esempio: E Varch. Stor. 3, 71: Quello era un dimostrar manifestamente, non di voler la libertà della città, ma di voler mutar signore, e, siccome esso diceva, di voler mutar frasca e non vino.
Definiz: § XXIV. Rendere altrui frasche per foglie, vale Rendere la pariglia, o il contraccambio; ma in significato non buono. –
Esempio: Franc. Son. 125: Rendo frasche per foglie: Basti non più; ch'i' fare i sonetti.
Esempio: Varch. Ercol. 97: Di chi dice male d'uno, il quale abbia detto male di lui.... e gli rende.... il contraccambio, o vero la pariglia,... s'usa dire: Egli s'è riscosso.... Dicesi ancora.... rendere... frasche per foglie.
Definiz: § XXV. Saltare di palo in frasca, e, come anche trovasi, Essere di palo in frasca; modo proverbiale che significa Passare a un tratto d'uno in un altro ragionamento, senz'ordine e proposito; o da un argomento in un altro disparatissimo da quello. –
Esempio: Petr. Rim. G. 367: Rade volte l'alchimia empie la tasca; Così di palo in frasca pur qui siamo.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 351: O ve' come salta di palo in frasca! i' ne disgrazio un grillo.
Esempio: Car. Apol. 220: Saltando di palo in frasca, ed attaccandovi a nuove querele senza decider le prime, si conoscerà che fuggite la scuola, e vi si soneranno le tabelle dietro.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 416: Noi siamo Saltate, come dir, di palo in frasca.
Esempio: E Cecch. Stiav. 1, 5: I' mi rallegro della tua complessione; ma a che proposito mi se' tu saltato di palo in frasca? Pur ora tu mi dicevi che ti sentivi male; e ora mi di' che sei la fierezza ritratta al naturale.
Esempio: E Cecch. Esalt. 5, 1: Ditegli, come gli è vivo Lisandro, E come gli è tornato con tant'oro. G. Salta pur ben di palo in frasca. O. Oprate, Che gli dia la figliuola sua per moglie.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 81: Così ha fatto il mio padre astuto; saltato di palo in frasca, ha dato due calci in un pugno, come si dice.
Esempio: Red. Ditir. A. 52: Ho saltato di palo in frasca; ne dovrei esser proverbiato.
Definiz: § XXVI. Tener alcuno in frasca come i bruchi, trovasi figuratam. e in scherzo a significare Tenerlo in casa inoperoso a consumare le sostanze domestiche. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 85: Suo padre già faceva gli eunuchi; E lui fe' dottorar nel berrettaio, Per non tenerlo in frasca, come i bruchi.
Definiz: § XXVII. Chi non vuol l'osteria levi la frasca. Proverbio che significa, Chi non vuole cosa o effetto spiacevole, bisogna ne rimuova la occasione; che anche dicesi: Chi non vuol la festa, levi l'alloro. –
Esempio: Baldov. Lament. 107: Dove il topo non èe, non corre il gatto; Chi non vuol l'osteria, lievi la frasca.
Esempio: Fag. Comm. 3, 420: Eh la vera sarebbe che l'uscisse fuor di casa, perchè la vuol esser una musica che non vuol finir mai. Chi non vuol l'osteria, levi la frasca. Eh bisogna da ultimo, ch'io sfringuelli un po' al padrone.
Esempio: Marrin. Annot. Baldov. Lament. 108: Chi non vuol l'osteria, lievi la frasca.... Sul qual proverbio Francesco Serdonati.... così lasciò scritto a nostro proposito: Chi non vuol baie attorno, badi a' fatti suoi, e tolga via ogni occasione o pretesto di scandolo.
Definiz: § XXVIII. Chi s'impaccia colle frasche, la minestra sa di fumo. Proverbio che significa: Chi si serve, o si vale, di persone dappoco, leggiere, vane, e più specialmente di ragazzi, per un dato fine od intento, non deve maravigliarsi se la cosa non riesce bene.
Definiz: § XXIX. Chi sta sotto la frasca, ha quella che piove e quella che casca. Proverbio che significa: Chi per la pioggia si ripara sotto un albero, ha l'acqua che vien giù dalle nuvole, e quella che gocciola dall'albero stesso; ossia, ha due guaj ad un tempo.
Definiz: § XXX. Il buon vino non ha bisogno di frasca, o non vuol frasca; e altresì, Al buon vino non bisogna frasca. Proverbio che vale, Il buono e il bello non han bisogno di allettamento e di contrassegno. –
Esempio: Salvin. Teocr. Pref. 25: Siccome in basso proverbio e volgato, diciamo che il buon vino non ha bisogno di frasca; così tale e tanta è di Teocrito Siracusano la fama, che di commendazione altrui non abbisogna.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 174: Ma consideriamo altre ragioni della felicità,... le quali andrò piuttosto accennando di passaggio, che minutamente dichiarando o con isfarzo rettorico amplificando, sì perchè il buon vino non ha bisogno di frasca, sì perchè ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 124: E benchè dubbio non nasca Che il buon vino non vuol frasca, Pure in versi dir ne vo' (del paese di Barga) Tutto il ben che posso e so.
Definiz: § XXXI. Meglio fringuello, o pincione, in man che tordo in frasca. Detto proverbiale che significa, Valere assai più una cosa piccola che si possegga, che una grande che non si abbia ma solamente si speri. Equivale all'altro: Meglio un uovo oggi che una gallina domani. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 182: Non mi sta egli molto bene? io avea trovato cento fiorini, e volevane anche cento; il maestro mio mi dicea sempre: Egli è meglio pincione in mano che tordo in frasca; e io non l'ho tenuto a mente.
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 225: Messer Pier da Birago, io vi ricordo Quel cane che la carne in su quel ponte Lassò per l'ombra che si vide a fronte: Meglio è fringuello in man, che in frasca tordo.